Storia della penna e del calamaio
giovedì 31 marzo 2011
La nascita della penna
Fino dai tempi più remoti l'uomo ha sempre desiderato comunicare ed esprimersi con i suoi simili, e questo è alla base dello sviluppo della società.
Un tempo la tradizione era solo orale, gli uomini primitivi disegnavano graffiti, poi si è sviluppata la scrittura.
Non c'è in realtà un'origine unica della scrittura, essa si sviluppò indipendentemente in diverse parti del mondo. Si considerano comunque i sumeri in Mesopotamia e gli egizi i primi popoli capaci di scrivere, a partire da circa il 3500-3300 AC. .
La prima penna si pensa sia nata sotto forma di una semplice cannuccia vuota. Essa si chiamava calamo, era una piccola canna di giunco o bambù incisa da una parte obliquamente per poter scrivere, o a secco su tavolette di argilla, come in Mesopotamia, o intinta nell'inchiostro come presso gli Egizi e altri popoli orientali, dove veniva immersa in una sostanza gommosa con polvere di sostanze vegetali, e in questo modo vennero scritti anche i geroglifici presso gli antichi egizi.
Si sentiva infatti il bisogno, nelle società di quel periodo, già avanti con lo sviluppo agricolo e di allevamento del bestiame, con ricchi commerci, di mettere per iscritto e documentare il passaggio di merci, la classificazione di vettovaglie e anche serviva per compilare documenti di architettura, per fare un censimento della popolazione e per tanti usi quotidiani.
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